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Il documentario BBC della domenica, il lunedì

Bada chi c’è?” Ho pensato dentro me, mentre mi apprestavo a guardare il mio tradizionale documentario Horizon della settimana, ieri sera prima di andare a letto. Il protagonista del lungometraggio che mi son guardata, non mi era nuovo. Si tratta di uno che sembrava dover diventare lo scienziato del secolo, ed invece è caduto con tutte le gambe nella macchina del fango della comunità scientifica. Il giovane, all’epoca dei fatti, Hendrik Schön sembrava aver fatto una scoperta destinata a rivoluzionare il mondo (i transitor organici). Hendrik è arrivato a pubblicare 8 articoli alla settimana, e non si trattava, o almeno così avrebbe dovuto essere, di “post nel blog”, ma di articoli scientifici frutto di analisi e ricerca in laboratorio, apparsi su alcune delle riviste scientifiche più influenti del mondo, come Nature e Science.

Peccato che un giorno due colleghi si siano messi a spulciare le sue pubblicazioni, e pian pianino si siano accorti che alcuni grafici e tabelle di dati fossero identici in svariati articoli. La possibilità che due esperimenti condotti separatamente, anche con le stesse condizioni, diano risultati uguali al cento per cento è praticamente uguale a zero. E non poteva trattarsi di un errore casuale, visto che i grafici in questione apparivano uguali in dozzine di lavori. Quando Schön si è trovato a dover fornire i dati dai quali aveva tratto le conclusioni per scrivere i suoi articoli, ha risposto di averli cancellati dal computer perché non aveva più spazio sufficiente…

La prima volta che ho letto la vicenda, son rimasta basita. Non avrebbe fatto meglio ad ammettere di aver formulato ipotesi sbagliate, o inventarsi qualsiasi altra scusa, ad esempio che il cane gli aveva mangiato i quaderni di laboratorio, invece di fare questa figuraccia con i dati tarocccati? Probabilmente no. Anche perché nonostante l’unico a rimetterci sia stato lui, gli articoli sono stati pubblicati insieme ad altri coautori, che hanno quantomeno peccato di superficialità. Mi sembra impossibile che nessuno di loro si sia accorto del “copia-incolla” di grafici. Ma evidentemente anche la giustizia scientifica è sommaria, e l’unico che ci ha rimesso è stato il povero Hendrik.

E così chissà dov’è finito Hendrik? Sarà in una comunità di recupero per alcolisti, o si sarà chiuso nel suo laboratorio casalingo a studiare la vendetta verso chi l’ha smascherato? In ogni caso, nonostante abbia  sprecato un sacco di soldi, inchiostro e carta, mi rimane simpatico e mi riprometto di cercare informazioni su dove sia andato a finire. Chi l’ha visto?